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Oltre agli aspetti classici legati alla sicurezza in una struttura sanitaria, protezione dei dati, ransomware che causano il blocco delle attività con richiesta di riscatto, c’è un altro ambito che negli ultimi tempi ha assunto un’importanza sempre maggiore, quello relativo...
Oltre agli aspetti classici legati alla sicurezza in una struttura sanitaria, protezione dei dati, ransomware che causano il blocco delle attività con richiesta di riscatto, c’è un altro ambito che negli ultimi tempi ha assunto un’importanza sempre maggiore, quello relativo al mondo elettromedicale.
La diffusione dei dispositivi IoT in ambito sanitario porta con sé qualche problema legato alla sicurezza. Della questione si è occupata un’indagine di Cynerio, The State of Healthcare IoT Device Security 2022, che ha preso in esame situazione e futuro della sicurezza in ambito IoT. L’indagine ha esaminato oltre dieci milioni di dispositivi IoT e IoMT utilizzati in oltre trecento tra ospedali e strutture sanitarie di tutto il mondo. Con il 38% le pompe infusionali sono i device IoMT più utilizzati seguiti dai monitor per i pazienti (19%), glucometri (7%), gateway (3%), dispenser di medicine (3%), dispositivi basati su ultrasuoni (3%), connettivity engine (3%) e Dicom (Digital imaging and communications in medicine). Altri dispositivi IoT sono i telefoni Voip (39%), stampanti (18%) e access point (7%).
Delle questioni relative a quest’area della sicurezza negli ospedali parlerà Andrea Gelmetti dell’ Associazione italiana ingegneri clinici e attuale direttore generale dei sistemi informativi aziendali della Fondazione Irccs Policlicnico San Matteo di Pavia che spiegherà come questo sia un ambito ancora troppo trascurato nonostante stiamo parlando ormai di veri e propri pc alcuni dotati anche di loro sistemi operativi o del classico Windows. Il trattamento dei dati da parte di questi dispositivi e le falle di sicurezza saranno alcuni degli argomenti trattati da Gelmetti che spiegherà anche l’utilità del nuovo regolamento dell’Unione europea dove si parla di security by design. Un cambiamento epocale che in prospettiva garantirà maggiore sicurezza, ma l’attualità è ben diversa.
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